Stabilimento Aperol

Padova – 1963/1970

Architettura: Bruno Morassutti poi MORASSUTTI e Associati: Bruno Morassutti, Gabriella Benevento, Giovanna Gussoni, Mario Memoli
Strutture: ldo Favini
Committente: F.LLI BARBIERI S.p.A.
Non costruito

Progetto per un nuovo stabilimento Barbieri a Padova elaborato in due fasi nel 1963 e nel 1970 e non costruito.

Schema statico
Travi prefabbricate e precompresse semplicemente appoggiate su campate interne di 16,50 m ed esterne di 16,50 m, più 6,50 m di sbalzo.

«… Questo nuovo tipo di struttura, prefabbricata e precompressa, sarà eretto a Padova, e costituirà l’ossatura portante di uno stabilimento industriale. L’interesse pratico della struttura è che le travi interne, di m 16,50, e quelle esterne, di m 16,50 più m 6,25 di sbalzo, mantengono sempre la stessa forma, e possono così essere confezionate con la medesima cassaforma. Questa uguaglianza, che potrebbe sembrare staticamente irrazionale, è consentita dal precompresso, che permette di imprimere stati di coazione là dove si vogliono, e quindi di sagomare le strutture anche secondo una ricerca formale. Qui la trave, sagomata e sottile, ricorda nella forma, per suggestione, certe canoe fusiformi degli indios, che il progettista osservò…
… L’edificio, che qui pubblichiamo in modellino, ha una superficie coperta di m 67,50 x 62,75, ed è costruito, tranne i plinti gettati in opera, da elementi interamente prefabbricati: i pilastri (a forma di doppio T), le travi e anche la copertura. Quest’ultima è formata da pannelli in laterizio, larghi un metro, di lunghezza però variata secondo il variare della forma delle travi: posati a intervalli fra di loro, i pannelli consentono l’illuminazione dall’alto, con lucernari piani, in resina poliestere (con camera d’aria); il rosso del laterizio, restando in vista nell’intradosso, colora naturalmente il soffitto dell’edificio, e dà risalto alla forma sottile delle travi di cemento…».

Da “Domus”, 405.

Pubblicazioni
• Nuove forme in cemento precompresso, in “Domus”, n. 405, agosto 1963.